Il segreto per una visione confortevole a tutte le distanze: lenti a contatto multifocali.
Lo stress visivo è un problema comune che colpisce molte persone, specialmente oggi dove, per lavoro o divertimento, passiamo sempre più tempo davanti a schermi digitali.
Lo stress visivo può causare una serie di problemi che vanno dall’affaticamento degli occhi al mal di testa, passando per la secchezza oculare e la visione offuscata. Se costantemente esposti a queste situazioni, se costantemente esposti a queste situazioni, potremmo sviluppare una condizione più fastidiosa quale la sindrome dell’occhio secco.
In questo articolo, esploreremo le cause dello stress visivo, i problemi ad esso correlati e forniremo alcuni consigli utili per prevenirlo e alleviarlo.
Cause dello stress visivo: luce blu e atteggiamenti posturali errati
La radiazione luminosa presenta lunghezze d’onda differenti. La prima percepibile dall’occhio nello spettro del visibile è rappresentata dalla luce blu con lunghezze d’onda appena superiori agli ultravioletti, comunemente riconosciuti come dannosi sia per l’occhio che, ad esempio, per la pelle. La quantità di luce blu presente in natura è modesta, mentre quella emessa da tutti i dispositivi elettronici e dalle luci a led risulta essere di molto superiore.
Studi clinici hanno dimostrato che l’eccesso di radiazione luminosa blu, ad alto impatto energetico, determina un maggior affaticamento visivo, interferendo con una focalizzazione precisa sul piano retinico, oltre che un maggior stress sul film lacrimale, facendo variare in senso negativo la protezione nei confronti del segmento anteriore dell’occhio.
Da un punto di vista posturale poi, siamo portati a tenere i dispositivi elettronici a distanze più ravvicinate rispetto alla lettura di oggetti cartacei, aumentando così la richiesta sia di accomodazione che di convergenza.
Sorgenti luminose digitali ricche di luce blu e atteggiamenti posturali errati, possono spesso portare a quello che viene definito digital eye strain, ovvero a una fatica visiva maggiore rispetto all’osservazione di target cartacei.
I disagi che possono emergere sono rappresentati dalla sensazione di occhi stanchi, mal di testa, sensazione di occhio secco, visione offuscata, sensazione di bruciore, sabbia negli occhi, fotofobia, difficoltà nella visione notturna.
Se poi si utilizzano i dispositivi digitali nelle ore prossime al riposo notturno, l’interferenza indotta dall’eccesso di radiazione blu si estende anche al ciclo circadiano che regola la sequenza veglia-sonno, alterando anche la qualità del sonno stesso.
L’impatto più negativo però ricade sulla retina, dove lo stress ossidativo indotto dalla penetrazione della luce blu all’interno dell’occhio, porta nel lungo periodo alla possibilità di sviluppare problemi retinici.
I consigli da seguire per alleviare lo stress visivo
1. La regola del 20-20-20: Ogni 20 minuti di lavoro, sposta lo sguardo lontano (circa 20 m) per 20 secondi.
2. Illumina correttamente l’ambiente: Assicurati di avere un’adeguata illuminazione della stanza e soprattutto se è possibile posizionare il monitor del computer in modo che le finestre siano perpendicolari e non di fronte o dietro.
3. Filtro Night Shift: se non porti occhiali con filtro per la luce blu applica allo schermo del tuo computer il filtro Night Shift.
4. Sbatti le palpebre: ricordati di ammiccare! Quando siamo concentrati tendiamo a sbattere le palpebre molto meno e ciò può provocare secchezza e bruciore oculare.
Non lasciate che lo stress visivo vi rovini la vista! Seguite questi semplici consigli e godetevi il vostro tempo davanti ai dispositivi digitali senza problemi. La vostra vista vi ringrazierà!